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La Forza della Presenza

22/07/2025

A volte, in situazioni di emergenza che mettono a repentaglio la vita, il passaggio della consapevolezza dal tempo alla presenza avviene in modo spontaneo. La personalità che ha un passato e un futuro si fa momentaneamente da parte e viene sostituita da una intensa presenza consapevole, molto tranquilla ma anche molto vigile. Qualunque reazione sia necessaria in quel frangente sorge da questo stato di consapevolezza.

Alcune persone amano lanciarsi in attività pericolose, come l’alpinismo, le gare automobilistiche e così via perché in questo modo sono costrette a stare nell’Adesso, in quello stato intensamente vivo, libero dal tempo, dal pensiero, dal peso della personalità, anche se possono non esserne consapevoli. Purtroppo queste persone arrivano a dipendere da una attività particolare per trovarsi in quello stato. Ma non è necessario scalare picchi scoscesi: puoi accedere a tale stato Adesso.

Fin dall’antichità, i maestri spirituali di tutte le tradizioni hanno indicato nell’Adesso la chiave per accedere alla dimensione spirituale. Eppure sembra che sia ancora un segreto. La profondità e l’essenza radicale di questi insegnamenti non viene riconosciuta. Nessuno sembra rendersi conto che sono lezioni da mettere in pratica, innescando così una profonda trasformazione interiore.

L’intera essenza dello zen consiste nel camminare sulla lama del rasoio dell’Adesso, nell’essere totalmente, completamente presente tanto che nessun problema, nessun dolore, nulla che non sia ciò che sei nella tua essenza può sopravvivere in te.

Nell’Adesso, in assenza di tempo, tutti i tuoi problemi si dissolvono.

Il grande maestro zen Rinzai, per distogliere l’attenzione dei suoi discepoli dal tempo, spesso alzava il dito e chiedeva lentamente: “Che cosa manca in questo momento?”. Una domanda potente, che non richiede una risposta a livello mentale. Essa è posta per portare l’attenzione in profondità nell’Adesso. Una domanda simile nella tradizione zen è questa: “Se non ora, quando?”.

C’è un luogo per la mente e per la conoscenza mentale e si trova nella dimensione pratica della vita quotidiana.

Tu hai colto un barlume del modo in cui l’assenza di tempo può trasformare le tue percezioni. Ma una sola esperienza non basta, a prescindere da quanto sia stata bella o profonda. Ciò che serve e ciò che ci interessa è un mutamento permanente nella consapevolezza.

Allora spezza il vecchio schema di negazione e di resistenza del presente. Assumi come pratica abituale quella di distogliere l’attenzione dal passato e dal futuro quando non sono necessari. Resta fuori dalla dimensione temporale il più possibile nella tua vita quotidiana. Se trovi difficile accedere direttamente all’Adesso, comincia osservando la tendenza abituale della tua mente a evitarlo. Noterai che solitamente il futuro viene immaginato migliore o peggiore del presente. Se è migliore, ti dà speranza o gradevoli aspettative. Se è peggiore, crea ansia. Ma in entrambi i casi non è che una illusione. Attraverso l’osservazione di te, entra nella tua vita una maggiore presenza.

Nell’istante in cui ti rendi conto di non essere presente, significa che lo sei.

Quando sei in grado di guardare la tua mente, non sei più intrappolato in essa. È subentrato un altro fattore, qualcosa che non appartiene alla mente: la presenza osservatrice.

Sii presente come osservatore della tua mente, dei pensieri, delle emozioni e anche delle tue reazioni nelle diverse circostanze. Sii almeno altrettanto interessato alle tue reazioni come lo sei alla situazione o alla persona che ti spinge a comportarti così. Nota anche quanto spesso la tua attenzione è rivolta al passato o al futuro. Allora percepirai qualcosa di più potente di ognuna delle cose viste, la presenza stessa, tranquilla e osservatrice al di là della mente: l’osservatore silenzioso.

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